Antonio Civita (48 anni) nasce a Roma nella borgata Massimina e sognava di diventare calciatore di serie A. Invece, è diventato campione dei panini. Quelli “giusti”. Dopo aver ottenuto un successo imprenditoriale da giovanissimo a Roma, iniziando come elettricista per poi aprire diversi negozi di fornitura. Nel 2010 ha rilevato, tra i palazzi della vecchia Milano in Corso Garibaldi, la paninoteca “Panino Giusto”, fondata nel 1979. In meno di dieci anni ha trasformato l'azienda in un impero da 32 locali in 6 Paesi e oltre 450 dipendenti, puntando sulla qualità del cibo e le tradizioni di preparazione che contraddistinguono il "panino italiano" nel mondo.
È per me un grande piacere portare la testimonianza di Antonio Civita alla community del Progetto Talia.
Ho conosciuto per la prima volta Antonio nel 2012, in occasione del Premio Isimbardi della Provincia di Milano che entrambi stavamo ricevendo.
Da quel momento siamo diventati amici e mi ha insegnato molto sul cosa significhi diventare imprenditori. Antonio Civita, oltre ad aver creato un impero con Panino Giusto, ha fondato l'Accademia del Panino. Un palazzo a Milano interamente dedicato al "Panino Italiano", spiegandone la storia, le materie prime e la preparazione. All'interno del Palazzo ci sono cucine dove forma i propri chef, sale dove poter fare delle lezioni e un'enorme biblioteca dedicata al Panino. Il tutto con una scuola alberghiera di fronte, con cui collabora attivamente formando i giovani ragazzi, dormitori e un'orto. Un vero e proprio Campus in centro a Milano.
"Panino è la 33esima parola italiana più conosciuta al mondo"
Antonio crede veramente in quello che fa e lo fa con il sorriso. Ogni volta che riusciamo a incontrarci, passerei le ore a parlare con lui, ad ascoltarlo. All'inizio pensavo che la sua fosse umiltà, ora ho capito che la sua è umiltà e passione. Credo sia questa la chiave del suo successo.
Di seguito le domande che ho fatto ad Antonio Civita:
• Qual è il tuo sogno?
"Aggiungere valore al mondo attraverso un panino (giusto)"
• Cosa ti sta sussurrando il cuore?
"Che il mio prossimo primo obiettivo non deve essere professionale"
• Di cosa hai paura?
"Di non vivere il momento."
• Cosa ti dà energia?
"Vedere il bello, il buono ed il giusto di cui è pieno il mondo"
• Cosa ti ha insegnato il lavoro?
"Che perdi solo quando molli"
• Cosa diresti a te stesso bambino?
"Stai tranquillo, tutto andrà per il meglio"